Michele Tusi

Fotografia

  • Copyright © MICHELE TUSI 2009-2017

  • Cremona _ 25 Luglio 2016

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    Copyright © MICHELE TUSI 2009-2017

  • Motociclisti ma preferiscono essere chiamati bikers. Percorrono centinaia di chilometri senza preoccuparsi del maltempo! Visitano città, borghi, passi di montagna, le due ruote sono la loro passione. Nel week end i motoraduni sono il loro pane: musica metal, birra, abbracci e strette di mano tra amici fino a notte inoltrata e poi tutti in tenda.Smaltiti i bagordi, il giorno seguente rientrano verso casa pronti per ricominciare una settimana; molto probabilmente alcuni di loro anche in giacca e cravatta mescolati a noi comuni mortali. Chi non li conosce li evita, li considera pericolosi, con i loro giubbotti in pelle pieni di patch che gli ricordano ogni raduno, capelli lunghi e barba incolta, con le loro catene e tatuaggi ovunque.. l’aspetto sicuramente non è rassicurante, ma la maggior parte di loro anche chiedendogli, non riesce a fare una faccia cattiva ma sono sempre pronti a un sorriso amichevole. L’apparenza inganna!

    Progetto realizzato presso il 10° BIKER PARTY DE I RÖTAM_REMEDELLO_02 APRILE 2016

  • Lui è Ahmet

     

    Durante i miei viaggi di lavoro, mi è capitato più volte di fare tappa in una medina, il tipico bazar mediorientale. Nei giorni scorsi mi trovavo ad Antalya, Turchia e ho visitato la zona di Kale. Nelle viuzze si respira un sapore diverso. Kale è un bel borgo, le strade curvando a destra e a sinistra scendono verso il mare, dove si trovano un sacco di negozi. I venditori, con le orecchie sempre all’erta, cercano di capire di che nazionalità sei per attirare la tua attenzione, scherzosamente ti salutano e accennano qualche parola di italiano invitandoti ad entrare per venderti i loro articoli. Scendendo mi chiamano ad entrare in negozi di scarpe, vestiti, borse, gioielli, souvenir, ma poco più la appare lui…”Italiano? .. anche io sono Italiano mi chiamo Ahmet..ma tutti mi chiamano Luca”, mi fermo a parlare e intanto mi offre un çayi, tipico thé turco, rigorosamente bollente da non riuscire tenerlo in mano. Comincio a mescolarlo e rimango esterrefatto dal profumo che sprigiona, è il Sultan çayi, dal sapore molto particolare, balsamico… una favola! Mi racconta che suo padre è turco, mentre sua madre è Italiana e lui è nato nella zona di Avellino, ma ormai da anni vive a Bologna dove ha la famiglia. Qui ad Antalya ha tre o quattro negozi uno difronte all’altro, ma quello che gli sta sicuramente più a cuore è quello in cui ci ha offerto i suoi çayi, una bottega dove vende the, spezie sfuse e vari articoli annessi. Gli assaggi proseguono, e continua a raccontarmi che lui si ferma a Kale per 6/7 mesi l’anno e poi torna dalla moglie a Bologna che gestisce un negozio di fiori. Sorridendo mi dice che quando è in Italia non lavora, quello che guadagna qua gli basta per permetterselo, anche se si lamenta che quest’anno ci sono stati pochi turisti, molto probabilmente a causa dell’instabilità che sta vivendo la Turchia in questo periodo. Me ne vado con due sacchetti di the in polvere, non prima di avergli fatto qualche foto e col ricordo di una piacevole chiacchierata…. Lui è Ahmet

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